io rivedrei il fatto che tutti i primi incontri devono essere mortali...vuol dire che o 4 muoiono al primo round così come è messo... e che vuol dire che io e albert dovremmo affrontarci x forza
il battle royale in sè è una "spietata" gara ad eliminazione, cioè ne deve restare uno solo... il primo turno è fatto per poter entrare in quest'ottica... non è una semplice serie di combattimenti a rotazione, ma una lotta all'ultimo uomo... giocosa se vogliamo, ma coinvolta..
Modifico però la regola 5: è concessa libertà di attaccare anche i propri compagni di squadra fin dal primo turno, ma smepre in sfida 1 a 1. La sfida iniziale può essere anche solo un prowrestling o gutpunching, purchè produca uno sconfitto.
Or dunque, il dado è tratto, la sfida è aperta.
Voglio innanzitutto ringraziare tutti per l'interesse, la collaborazione, l'impegno e la partecipazione nel rendere questo evento possibile. Da una prima idea iniziale il gruppo e' diventato un vero e proprio laboratorio d'idee unendo varie anime, varie visioni, varie aspettative. Questo non sarà un battle royale qualsiasi, ma sarà il nostro battle royale.
È ora di fare la sintesi di tutto ciò che il laboratorio d'idee ha prodotto e di chiarire cosa faremo...
1) a prescindere dalle eventuali conoscenze pregresse tra di noi, qui facciamo qualcosa di nuovo, un nuovo esperimento. Un lotta amichevole, intesa, coinvolgente, probabilmente anche anarchica ma comunque responsabile. Poche regole e vincoli per garantire sicurezza e rispetto reciproco, più che la tecnica conterà l'astuzia, la fame, l'onore.
2) siamo e restiamo tutti gentiluomini. Rispettiamo forze e debolezze, non pretendiamo ma chiediamo, non diamo ma offriamo; se qualcosa non ci va lo diciamo e cerchiamo insieme una soluzione. Non è una competizione sportiva, non c'è una giuria tecnica che valuterà le capacità tecniche. C'è al massimo una giuria umana (cioè noi) che valuterà le capacità di stare nel gruppo...
3) le regole sono le nostre, non sono né le mie ne' quelle federali. Sono uscite dal confronto nel gruppo. Se non siamo capaci di rispettarle noi che le abbiamo prodotte, allora buonanotte! Mi auguro di non aver bisogno di arbitri...
4) gli unici stili di lotta ammessi nel battle royale sono la submission per stancare e bloccare l'avversario e la prowrestling per ucciderlo (bearhugs, scissors e roba varia). Non sono ammesse arti marziali, boxe, mma, armi se non in ambito prowrestling. Non siamo attrezzati per curare ferite! Assolutamente proibito presentarsi avvinazzati o popperati.
5) INIZIO DEL BATTLE: i combattenti sono divisi in due squadre. Ogni membro di una squadra si sfida con un avversario, col divieto però per gli over 80 chili di sfidare un under 70 chili. Le coppie si distribuiscono sull'arena iniziano a combattere 1 a 1 fino alla morte o alla resa. Il primo combattimento serve per sciogliere il ghiaccio ed entrare nello spirito mortal fight, quindi lo manterremo a tecnica classica, un 1 a 1 fino alla fine. Quando un combattente muore, viene lasciato sul posto e deve restare fermo li' fino alla fine del battle, a meno che non sia troppo pericoloso per stare dove si trova, per cui sarà spostato via. Deve però restare morto a terra comunque e non può più interagire col combattimento in nessun modo, neppure incitando (può però tenere gli occhi aperti). Il vincitore del primo incontro aspetterà che si liberi un altro lottatore per lanciare una nuova sfida. Il primo incontro non può essere interrotto prima della morte, pena la dichiarazione di abbandono
6) in caso di resa o abbandono il vincitore deve immediatamente liberare l'arreso, e alzare un braccio per indicare a tutti l'avvenuta resa. Ciò indica che ne' il vincitore ne' l'arreso sono sfidabili. Il vincitore torna sfidabile solo dopo che l'arreso o abbandonante è stato giustiziato.
7) la resa e la morte in combattimento avvengono esclusivamente per volontà del perdente quando capisce e accetta che non può andare avanti o che non gli conviene più. Se uno si dichiara vincitore è l'altro lo contesta vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Non si può assolutamente simulare la propria morte o dichiarare la resa per poi riprendere a combattere. Chi perde non ha più altre chance di rivincita se non dopo la fine del battle.
8) dal secondo incontro in poi tutto e' lecito: attaccare 2 a 1, interrompere di comune accordo una lotta e rivolgersi ad altri, attaccare propri compagni di squadra, non sfidare nessuno per riposarsi, attaccare immediatamente un avversario appena questi ha prodotto un cadavere. Non si può però mai rifiutare una sfida se non se ne ha immediatamente a disposizione un'altra, neppure se si è stanchi. Il rifiuto equivale ad un abbandono. Si può chiedere un time out di trenta secondi per bere o andare ai servizi ma solo prima d'iniziare, alzando il braccio. Scaduti i trenta secondi (1 minuto se si va ai servizi) senza essere rientrati l'abbandono è ufficiale e incontestabile.
9) tutti i combattimenti sono "mortali". Rispetto ad una lotta normale bisogna produrre uno sforzo ulteriore, sia mentale sia fisico, per spingere l'avversario a cedere. Si può benissimo dominarlo tutto il tempo ma non basta, se l'avversario coglie l'attimo di distrazione, ribalta e chiude, per il dominatore e' la fine, piaccia o non piaccia. Non si produce un vincitore se non c'è un morto, per questo alla resa segue sempre un'esecuzione capitale (in stile prowrestling o, per chi vuole, in stile fucilazione militare). Senza il morto non c'è battle royale.
10) l'ultimo vincitore, ossia l'ultimo sopravvissuto, vince il battle royale e fa vincere alla propria squadra il battle royale di squadra (premio di consolazione per i gregari che si sono sacrificati per lui). Se una squadra elimina tutti i membri dell'altra squadra e resta con più suoi membri vivi, essi combatteranno tra di loro fino al vincitore finale.
11) quando un lottatore si arrende o abbandona, viene liberato e soccorso da tutti se necessario. Passata l'eventuale emergenza egli viene dichiarato sconfitto e giustiziato. Gli altri possono interrompere il loro combattimento per partecipare o assistere all'esecuzione, e riprenderlo subito dopo. In quest'ottica la resa può essere usata dalle squadre persino come strumento di disturbo. In alternativa si può stabilire che gli arresi si allontanino dalla sala e saranno giustiziati alla fine, magari dal vincitore assoluto. Chi rifiuta una sfida perché non se la sente, e non ne ha di alternative, deve accettare di essere giustiziato per abbandono, non può aspettare che si liberi un suo avversario di gradimento.
12) se abbiamo tempo dopo il battle totale si potranno fare ulteriori incontri di lotta singoli, ma sempre submission e prowrestling perché abbiamo responsabilità di contratto con chi ci concede gli spazi.
pesomassimo81 (12)
2015-07-09 오후 4:02io rivedrei il fatto che tutti i primi incontri devono essere mortali...vuol dire che o 4 muoiono al primo round così come è messo... e che vuol dire che io e albert dovremmo affrontarci x forza
Italian Gladiator (17 )
2015-07-11 오후 3:21(이 글에 대한 답글)
il battle royale in sè è una "spietata" gara ad eliminazione, cioè ne deve restare uno solo... il primo turno è fatto per poter entrare in quest'ottica... non è una semplice serie di combattimenti a rotazione, ma una lotta all'ultimo uomo... giocosa se vogliamo, ma coinvolta..
Modifico però la regola 5: è concessa libertà di attaccare anche i propri compagni di squadra fin dal primo turno, ma smepre in sfida 1 a 1. La sfida iniziale può essere anche solo un prowrestling o gutpunching, purchè produca uno sconfitto.
ATONMAN (223 )
2015-07-09 오후 3:20per me va bene
Italian Gladiator (17 )
2015-07-09 오후 12:25Or dunque, il dado è tratto, la sfida è aperta.
Voglio innanzitutto ringraziare tutti per l'interesse, la collaborazione, l'impegno e la partecipazione nel rendere questo evento possibile. Da una prima idea iniziale il gruppo e' diventato un vero e proprio laboratorio d'idee unendo varie anime, varie visioni, varie aspettative. Questo non sarà un battle royale qualsiasi, ma sarà il nostro battle royale.
È ora di fare la sintesi di tutto ciò che il laboratorio d'idee ha prodotto e di chiarire cosa faremo...
1) a prescindere dalle eventuali conoscenze pregresse tra di noi, qui facciamo qualcosa di nuovo, un nuovo esperimento. Un lotta amichevole, intesa, coinvolgente, probabilmente anche anarchica ma comunque responsabile. Poche regole e vincoli per garantire sicurezza e rispetto reciproco, più che la tecnica conterà l'astuzia, la fame, l'onore.
2) siamo e restiamo tutti gentiluomini. Rispettiamo forze e debolezze, non pretendiamo ma chiediamo, non diamo ma offriamo; se qualcosa non ci va lo diciamo e cerchiamo insieme una soluzione. Non è una competizione sportiva, non c'è una giuria tecnica che valuterà le capacità tecniche. C'è al massimo una giuria umana (cioè noi) che valuterà le capacità di stare nel gruppo...
3) le regole sono le nostre, non sono né le mie ne' quelle federali. Sono uscite dal confronto nel gruppo. Se non siamo capaci di rispettarle noi che le abbiamo prodotte, allora buonanotte! Mi auguro di non aver bisogno di arbitri...
4) gli unici stili di lotta ammessi nel battle royale sono la submission per stancare e bloccare l'avversario e la prowrestling per ucciderlo (bearhugs, scissors e roba varia). Non sono ammesse arti marziali, boxe, mma, armi se non in ambito prowrestling. Non siamo attrezzati per curare ferite! Assolutamente proibito presentarsi avvinazzati o popperati.
5) INIZIO DEL BATTLE: i combattenti sono divisi in due squadre. Ogni membro di una squadra si sfida con un avversario, col divieto però per gli over 80 chili di sfidare un under 70 chili. Le coppie si distribuiscono sull'arena iniziano a combattere 1 a 1 fino alla morte o alla resa. Il primo combattimento serve per sciogliere il ghiaccio ed entrare nello spirito mortal fight, quindi lo manterremo a tecnica classica, un 1 a 1 fino alla fine. Quando un combattente muore, viene lasciato sul posto e deve restare fermo li' fino alla fine del battle, a meno che non sia troppo pericoloso per stare dove si trova, per cui sarà spostato via. Deve però restare morto a terra comunque e non può più interagire col combattimento in nessun modo, neppure incitando (può però tenere gli occhi aperti). Il vincitore del primo incontro aspetterà che si liberi un altro lottatore per lanciare una nuova sfida. Il primo incontro non può essere interrotto prima della morte, pena la dichiarazione di abbandono
6) in caso di resa o abbandono il vincitore deve immediatamente liberare l'arreso, e alzare un braccio per indicare a tutti l'avvenuta resa. Ciò indica che ne' il vincitore ne' l'arreso sono sfidabili. Il vincitore torna sfidabile solo dopo che l'arreso o abbandonante è stato giustiziato.
7) la resa e la morte in combattimento avvengono esclusivamente per volontà del perdente quando capisce e accetta che non può andare avanti o che non gli conviene più. Se uno si dichiara vincitore è l'altro lo contesta vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Non si può assolutamente simulare la propria morte o dichiarare la resa per poi riprendere a combattere. Chi perde non ha più altre chance di rivincita se non dopo la fine del battle.
8) dal secondo incontro in poi tutto e' lecito: attaccare 2 a 1, interrompere di comune accordo una lotta e rivolgersi ad altri, attaccare propri compagni di squadra, non sfidare nessuno per riposarsi, attaccare immediatamente un avversario appena questi ha prodotto un cadavere. Non si può però mai rifiutare una sfida se non se ne ha immediatamente a disposizione un'altra, neppure se si è stanchi. Il rifiuto equivale ad un abbandono. Si può chiedere un time out di trenta secondi per bere o andare ai servizi ma solo prima d'iniziare, alzando il braccio. Scaduti i trenta secondi (1 minuto se si va ai servizi) senza essere rientrati l'abbandono è ufficiale e incontestabile.
9) tutti i combattimenti sono "mortali". Rispetto ad una lotta normale bisogna produrre uno sforzo ulteriore, sia mentale sia fisico, per spingere l'avversario a cedere. Si può benissimo dominarlo tutto il tempo ma non basta, se l'avversario coglie l'attimo di distrazione, ribalta e chiude, per il dominatore e' la fine, piaccia o non piaccia. Non si produce un vincitore se non c'è un morto, per questo alla resa segue sempre un'esecuzione capitale (in stile prowrestling o, per chi vuole, in stile fucilazione militare). Senza il morto non c'è battle royale.
10) l'ultimo vincitore, ossia l'ultimo sopravvissuto, vince il battle royale e fa vincere alla propria squadra il battle royale di squadra (premio di consolazione per i gregari che si sono sacrificati per lui). Se una squadra elimina tutti i membri dell'altra squadra e resta con più suoi membri vivi, essi combatteranno tra di loro fino al vincitore finale.
11) quando un lottatore si arrende o abbandona, viene liberato e soccorso da tutti se necessario. Passata l'eventuale emergenza egli viene dichiarato sconfitto e giustiziato. Gli altri possono interrompere il loro combattimento per partecipare o assistere all'esecuzione, e riprenderlo subito dopo. In quest'ottica la resa può essere usata dalle squadre persino come strumento di disturbo. In alternativa si può stabilire che gli arresi si allontanino dalla sala e saranno giustiziati alla fine, magari dal vincitore assoluto. Chi rifiuta una sfida perché non se la sente, e non ne ha di alternative, deve accettare di essere giustiziato per abbandono, non può aspettare che si liberi un suo avversario di gradimento.
12) se abbiamo tempo dopo il battle totale si potranno fare ulteriori incontri di lotta singoli, ma sempre submission e prowrestling perché abbiamo responsabilità di contratto con chi ci concede gli spazi.